Cibo, Salute e Sostenibilità: il ruolo fondamentale dei microrganismi

Vivono dentro e fuori di noi, e sono essenziali per il nostro benessere, per la produzione di cibo sano e sostenibile e per la salute degli ecosistemi. Sono i microrganismi vivi: invisibili, numerosissimi (secondo la scienza nel nostro corpo i batteri sono più numerosi delle cellule) e fondamentali.

Il ruolo dei microrganismi nell'agricoltura

Questi organismi invisibili svolgono un ruolo essenziale nei cicli biologici del suolo, come la fissazione dell’azoto e la decomposizione della materia organica. La loro presenza garantisce la fertilità del suolo e, di conseguenza, la qualità degli alimenti. Sfruttare i microbiomi in agricoltura permette di produrre cibi più nutrienti e sicuri, riducendo l’uso di fertilizzanti chimici e promuovendo sistemi di coltivazione più ecologici. L’approccio “one health”, che collega la salute del suolo, delle piante e degli esseri umani, evidenzia l’importanza dei microrganismi per il benessere globale. Anche nell’industria alimentare, i microrganismi sono essenziali per la fermentazione di molti alimenti, contribuendo a migliorare la loro conservabilità, il sapore e il valore nutrizionale. La ricerca nel campo del microbioma sta aprendo nuove strade per la sostenibilità alimentare e la sicurezza del cibo.

Fermenti naturali: batteri e lieviti come agenti di salute

Batteri e lieviti sono anche i fermenti naturali, che innescano processi biologici complessi, trasformando zuccheri presenti negli alimenti in acidi, gas o alcol. Da millenni, vengono utilizzati per conservare e migliorare il gusto e la qualità degli alimenti e che apportano benefici significativi alla salute umana. Alimenti come kefir, yogurt, miso, tempeh e kombucha sono particolarmente ricchi di probiotici, che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale e rafforzano il sistema immunitario. Il kefir è noto per la sua azione lenitiva sul sistema digestivo, mentre lo yogurt è una delle fonti più comuni di fermenti lattici. Il miso, utilizzato spesso nella cucina giapponese, è un concentrato di proteine e minerali come calcio e magnesio, ed è anche un potente antiossidante. Il tempeh, derivato dalla fermentazione dei semi di soia, è una scelta ideale per chi cerca un’alternativa vegetale ricca di proteine, mentre il kombucha, bevanda fermentata a base di tè, è apprezzato per le sue proprietà detossificanti e per il sostegno che offre al sistema immunitario.

Verdure fermentate e i loro vantaggi nutrizionali

Anche le verdure fermentate, come kimchi e crauti, apportano benefici significativi. Grazie alla loro ricchezza di batteri lattici, non solo contribuiscono a migliorare la digestione, ma sono anche una fonte preziosa di vitamine essenziali come la vitamina C e la vitamina K. Questi alimenti fermentati favoriscono una migliore digestione, riducono l’infiammazione e migliorano l’assorbimento dei nutrienti, rendendoli un pilastro fondamentale di una dieta sana ed equilibrata. Incorporare regolarmente i fermenti naturali nella propria alimentazione può dunque portare a benefici a lungo termine per la salute generale e contribuire a mantenere un microbiota intestinale equilibrato, essenziale per il benessere complessivo del corpo.