Ogni anno si verificano in Italia tra i 20 e i 30 casi di botulismo, una grave intossicazione alimentare dovuta all’ingestione del batterio Clostridium Botulinum. A fare da vettore sono quasi sempre delle conserve preparate in casa o artigianalmente, senza il rispetto di alcune misure igieniche di base.
Le conserve sono alimenti che, grazie a specifiche tecniche di preparazione, possono essere conservati a lungo senza alterarne il gusto, la consistenza e le proprietà nutritive. La conservazione avviene attraverso processi che impediscono la proliferazione dei batteri e degli enzimi responsabili del deterioramento degli alimenti. Tra i metodi più comuni ci sono la sterilizzazione, l’uso di zucchero, sale, aceto e olio, ingredienti che con le loro caratteristiche chimiche bloccano o rallentano moltissimo la crescita microbica.
Da qualche anno è disponibile un preciso vademecum realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità: di seguito riportiamo – in modo schematico -le principali indicazioni.
