Mixology: le origini, i grandi classici e le novità nel mondo dei cocktail

La mixology, ovvero l’arte della miscelazione dei drink, nasce già con le prime sperimentazioni con bevande alcoliche nel corso della storia umana. Già in epoca romana e greca si trovano tracce di miscelazioni con spezie, miele e frutta, utilizzate per mascherare l’asprezza dei vini o per creare bevande dal gusto più raffinato. Tuttavia, la mixology come disciplina e arte specifica si consolida solo a partire dall’Ottocento.

Jerry Thomas e il proibizionismo

Il vero precursore è Jerry Thomas, conosciuto come il “padre della mixology”. Thomas, nel 1862, pubblicò il primo libro dedicato esclusivamente ai cocktail, intitolato “How to Mix Drinks, or The Bon Vivant’s Companion”, che raccoglieva le prime ricette codificate di punch, julep e cocktail. Grazie alla sua creatività e al suo talento, Thomas iniziò a sperimentare combinazioni innovative di alcolici, zuccheri, bitter e ingredienti aromatici, dando vita a preparazioni inedite che avrebbero influenzato i bartender per generazioni. L’evoluzione della mixology proseguì nei decenni successivi con l’affermarsi dei bar nelle grandi città americane ed europee. Durante il Proibizionismo negli Stati Uniti (1920-1933), i bartender si trasferirono all’estero, portando con sé l’arte della miscelazione in Europa e nel Sud America, contribuendo così a diffondere globalmente la cultura del cocktail. Dopo il Proibizionismo, la mixology conobbe un nuovo slancio e si sviluppò come una forma d’arte e una professione rispettata, capace di trasformare una semplice bevanda in un’esperienza sensoriale completa.

Martini, Margarita e gli altri: i grandi classici

Con il passare del tempo, la cultura del cocktail ha visto nascere numerosi drink diventati veri e propri classici della mixology, icone del buon bere, conosciuti e apprezzati al mondo:

  • Martini: simbolo di eleganza e raffinatezza, questo cocktail a base di gin e vermouth, guarnito con un’oliva o una scorza di limone, è considerato un classico intramontabile, associato a icone come James Bond.
  • Margarita: originario del Messico, è realizzato con tequila, triple sec e succo di lime, spesso servito con un bordo di sale sul bicchiere. Rappresenta la perfetta combinazione di acidità e dolcezza.
  • Negroni: nato in Italia all’inizio del XX secolo, è composto da gin, vermouth rosso e bitter Campari, ed è apprezzato per il suo equilibrio tra dolcezza e amarezza.
  • Mojito: un fresco cocktail cubano a base di rum, zucchero, succo di lime, soda e foglie di menta, perfetto per le giornate estive e molto popolare tra i turisti di tutto il mondo.
  • Old Fashioned: uno dei drink più antichi e simbolo della cultura americana, è composto da bourbon o rye whisky, zucchero, bitter e una scorza d’arancia. La sua semplicità esalta il gusto del distillato.
  • Daiquiri: altro grande classico cubano, preparato con rum bianco, succo di lime e zucchero, è un drink fresco e agrumato che ha conquistato il mondo intero.
  • Bloody Mary: a base di vodka, succo di pomodoro e una miscela di spezie, è diventato famoso come cocktail “da brunch” grazie al suo gusto speziato e alla sua capacità di essere personalizzato con varie guarnizioni.
Le nuove tendenze della mixology

Negli ultimi anni, la mixology ha conosciuto un vero e proprio boom, grazie all’interesse crescente per la qualità degli ingredienti e la creatività nella preparazione dei drink. Le tendenze attuali mettono al centro gli ingredienti locali, come botaniche, erbe aromatiche fresche e ingredienti stagionali. Inoltre, molti bartender stanno adottando pratiche sostenibili come il riutilizzo di scarti alimentari, la riduzione del consumo di plastica e l’uso di ingredienti biologici e a chilometro zero. Tra le nuove mode vi sono anche i cocktail low alcohol e i mocktail, che offrono un’alternativa sofisticata e meno alcolica ai classici.
I cocktail bar più innovativi stanno sperimentando tecniche all’avanguardia come l’uso dell’azoto liquido, la distillazione casalinga e la fermentazione, trasformando la preparazione dei cocktail in un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente.