Se l’impiego della lavanda in cosmetica e farmacologia è ben noto e largamente diffuso, il suo uso in cucina è tutto da scoprire. I fiori essiccati, dal sapore delicato e leggermente dolce, sono un ingrediente sorprendente in numerose preparazioni gastronomiche, dalle bevande ai piatti salati. Uno degli utilizzi più diffusi è la preparazione di infusi e tisane. I fiori di lavanda, lasciati in infusione in acqua calda, rilasciano un aroma rilassante e delicato, spesso insieme a camomilla o melissa per potenziarne l’effetto calmante. Questo tipo di tisana è particolarmente apprezzato nelle ore serali, in quanto contribuisce a favorire il sonno e il rilassamento.
La lavanda trova spazio anche nella pasticceria: Il suo aroma si sposa perfettamente con biscotti, torte e panna cotta, donando alle preparazioni un tocco raffinato e aromatico. In particolare, viene spesso abbinata al miele, che ne esalta la dolcezza, oppure utilizzata per aromatizzare lo zucchero o ancora per dare una nota originale ai cioccolatini.
Oltre ai dolci, la lavanda può essere impiegata in piatti salati. In Francia, per esempio, è un ingrediente caratteristico di alcune ricette della Provenza, dove viene utilizzata per insaporire formaggi di capra, carni bianche e persino risotti. Può però diventare un ingrediente killer: la lavanda ha un sapore molto intenso e, se usata in quantità eccessive, può sovrastare gli altri ingredienti. Una piccola quantità è sufficiente per arricchire un piatto con un tocco floreale ed elegante.
Infine, la lavanda viene talvolta impiegata nella produzione di cocktail e bevande aromatizzate. Il suo profumo si abbina perfettamente agli agrumi e alle erbe fresche, creando combinazioni originali e sofisticate. Il gin alla lavanda, ad esempio, è una variante sempre più apprezzata dagli appassionati di mixology, grazie alla sua fragranza unica e avvolgente.